sabato 13 settembre 2014

Consiglio un autore : Stieg Laarson







Karl Stig-Erland Larsson era un giornalista, nonchè esperto mondiale di movimenti di estrema destra, collaboratore di diverse testate e dell’agenzia di stampa TT, corrispondente dall’Inghilterra, consulente del ministero di Giustizia, inviato per l’Osce, aveva lavorato anche come consulente di Scotland Yard.
 Nel 1995, dopo l’omicidio di cinque ragazzi a Stoccolma per mano di estremisti di destra, aveva fondato la rivista Expo, con intenti antirazzisti.
Per Stieg Larsson il suo lavoro era una  missione: sempre  in prima linea contro razzismo, antisemitismo, fascismo, movimenti nazionalisti, discriminazioni, abusi sulle donne. 

In queste attività lui si sentiva se stesso.
Visse protetto dalla polizia , diventato oramai bersaglio dei neonazisti a tal punto da tener segreto il luogo di residenza .
Per  la critica svedese Laarson venne acclamato come una rivelazione, una voce veramente nuova, fuori dal coro, capace di rilanciare il genere poliziesco rivelandone le nuove potenzialità, ma tutto questo fu per poco tempo, infatti il mondo della letteratura fu costretta a piangerlo prematuramente. 

Laarson morì stroncato da un attacco cardiaco , nel novembre 2004, poco prima dell’uscita in libreria del primo episodio della trilogia che aveva appena concluso: Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta.
A un giornale confidò: "Più che fare propaganda o tentare di fare letteratura classica, un poliziesco deve in primo luogo intrattenere il lettore. La narrativa di genere è tra le forme più popolari d’intrattenimento. E solo catturando completamente l’attenzione e la fiducia del lettore posso usarla per trasmettere un messaggio, ed è quello che voglio fare, naturalmente".






Ma cosa penso della trilogia????

Chiamare Millenium “trilogia” è in parte sbagliato, poiché, nell'idea primitiva dell'autore, doveva trattarsi di una serie di romanzi polizieschi molto più lunga, che purtroppo è stata stroncata dalla sua morte prematura.

Forte della sua esperienza come giornalista  Larsson si presenta a noi con uno stile  impeccabile. Non solo si viene a contatto con una  scrittura ottima e scorrevole ma  ogni azione ha la sua giusta reazione, descritta con una logica ben realistica e strutturata magistralmente. Tutto è altamente curato, niente è lasciato al caso. Laarson è un autore che sa fin dove spingersi con le parole: anche nelle scene più violenti e crude , riesce a essere descrittivo e intenso  senza scivolare nel volgare o scadere in un linguaggio scurrile .

L'elemento che ha colpito di più il mio cuore di lettrice è ovviamente la figura della protagonista ovvero Lisbeth Salander  ,personaggio contraddittorio e anticonformista che ribalta completamente il ruolo dell'eroina. Lisbeth va avanti con una propria morale che agisce fuori da ogni canone della nostra società . È una ragazza forte,decisa e caparbia nonostante abbia perso fiducia nella vita in tenera età . Raggiunge i suoi obiettivi da sola, non vuole l'aiuto di nessuno e il gioco di squadra non fa decisamente per lei anche se imparerà nel tempo a fidarsi di poche persone a lei vicine.
 Ama le sfide e ha una mente geniale, incredibilmente geniale oserei dire.
Lisbeth ,agli occhi della nostra immaginazione , si presenta come una persona eccentrica, veramente particolare anche sotto il punto di vista estetico, possiede numerosi piercing e tatuaggi e il suo look è punk. 
Sebbene sia fortissima e profondamente individualista  dietro la sua corazza ha i  punti deboli e le  fragilità. Userà queste instabilità interiori per migliorarsi sempre di più per poter raggiungere i suoi scopi.
Larsson la descrive talmente tanto intensamente che  Lisbeth sembra uscire  in carne e ossa dal libro quasi come un film in 3d che ti da l'opportunità di vedere la profondità dell'azione.
Dopo aver letto Millenium, non potrete che essere innamorati di questa ragazza.
Almeno io sono emersa dalla lettura che non potevo fare a meno di lei, come se la mia forza fosse diventata la sua e viceversa.
Troveremo  in Mikael Blomkvist , guarda caso un giornalista, un suo fedele alleato , figura molto più vicina ai canoni tipici dell'eroe medioevale per eccellenza che assomiglierà a un Lancillotto disposto a tutto e senza paura. 
Blomkvist è guidato da una ferrea morale che si scontrerà spesso con l'etica  di Lisbeth,  è un paladino della giustizia che si erge a difesa del bene combattendo le ingiustizie del mondo tramite il suo giornale, Millennium. 
La nitidezza dei personaggi è un punto forte della trilogia. Nessun personaggio, nemmeno i secondari, viene stilizzato o lasciato in disparte. Ognuno è descritto, caratterizzato e dotato di un background del tutto coerente e ben lontano dagli stereotipi.
Questa  tipica attenzione per i particolari può risultare quasi pressante, ma ,secondo il mio punto di vista, non fa che dar spessore e godibilità alla storia.
L'intreccio in tutti e tre i libri è ben congegnato, privo di tempi morti. Larsson sa manipolare l'attenzione del suo lettore e non è mai scontato, nonostante il numero spropositato di pagine. I suoi colpi di scena sono magistrali, mai banali ma sempre ben pensati e inseriti.


Scusate se non ho messo l'articolo questo giovedì ma ho avuto un imprevisto!!!
So di aver scritto molto ma questo Autore ha significato molto per me. 
Spero che vi piaccia l'articolo e che vi dia lo spunto per leggere questi meravigliosi libri!
Vi lascio con questo meraviglioso brano che fa da colonna sonora ai film estrapolati da questo fenomeno letterario davvero unico al mondo. 

ALLA PROSSIMA!!!!!





2 commenti:

  1. Bella recensione, non ho letto nessuno di questi libri ma quello che hai scritto mi ha incuriosito molto...credo che li leggero molto presto!

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    1. ti ringrazio Pasquale..conoscendoti penso che ti piaceranno assai!!!!!!

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